Felicità

Un rancher, un viveur e un programmatore si incontrano in un bar e discutono di cosa sia la felicità.

Il rancher non ha dubbi: "Amici, immaginatevi la distesa del Texas. Strade diritte, lunghe centinaia di miglia. E su una di queste strade, in mezzo ai terreni del vostro ranch, ci siete voi, su una auto sportiva nuova fiammante, il vento nei capelli, l'orizzonte sterminato davanti illuminato dal Sole, che correte in piena libertà. Aaaah, questa è vita, questa è felicità!"

Il viveur scuote il capo. "Mon ami... senza offesa... questo è poco più di un istinto animale. Immaginate invece una sera d'autunno, a Parigi... la Ville Lumière... le stelle che si riflettono nella Senna... lo stormire delle fronde... una cena intima a lume di candela scambiando confidenze con la fidanzata, poi una soirée trascorsa danzando sulle note di un valzer, e poi... a casa... ahhh! Una notte di passione. Parfait. Oui, oui, questa è la felicità."

Il programmatore si stringe nelle spalle. "Ragazzi, che vi devo dire, magari avete ragione voi" dice. "Ma immaginatevi una settimana chini su un terminale, la schiena che duole, gli occhi affaticati a cercare un bug e ogni dieci minuti squilla il telefono ed è qualche cliente incazzato con qualche problema estemporaneo... e dopo una settimana che dormite troppo poco, e arrivate a casa distrutti, e sognate quella roba anche la notte..." "...una mattina, vi arriva il capoprogetto furibondo. 'Ha chiamato il nostro cliente più importante' grida, 'QUALCUNO ha messo fuori linea il database di produzione! Hanno dieci milioni di euro di macchine ferme, e io non so cosa raccontargli!!!'.

"'Si tratta... si tratta del server OASIS?' domandate, con voce tremante. 'ESATTO!' tuona lui con le mani nei capelli."

"'Hanno chiuso il contratto di assistenza' sussurrate, 'e da marzo, l'accesso ad OASIS è ristretto ai sistemisti della nuova ditta. Noi non possiamo neanche volendo arrivare al database di produzione'."

"Ecco," conclude "questa è la felicità."