Bagnino
Posted on 20/07/2022 in amarcord
L'anno di servizio civile, che dette origine ad almeno una dozzina di storie de guèra, fu diviso in due compiti principali: passai sei mesi in Protezione Civile, e sei mesi ad assistere un ragazzo che, purtroppo, soffriva di atassia di Friedreich.
Parte della terapia consisteva nel nuoto, con apposito salvagente e assistenza. Durante l'estate del, mi pare, 1988, girammo varie piscine - una minipiscina in via dei Caboto, un'altra non rammento dove, e poi la "Costoli" a Campo di Marte, una bella piscina olimpionica, fantastica.
Sicché io andavo a casa di questo ragazzo, lo portavo alla piscina, lo aiutavo nelle varie operazioni, poi a seconda dei casi lo aspettavo a bordo vasca con i miei appunti dell'Università oppure facevo un tuffo anche io, poi a fine mattinata lo riportavo a casa.
Uno di questi giorni, quando ancora entravamo all'orario regolare (di lì a poco ci furono dei cambiamenti, le cui conseguenze saranno descritte altrove) ero lì a bordo vasca a leggere non ricordo quale materia, e con mezzo orecchio sentivo il casino dei bagnanti. Quel giorno c'era una truppa di bambini ucraini, accompagnati da un manipolo di suore velate di nero sotto il sole che spaccava.
Leggo una pagina, e in sottofondo schiamazzi, risate, spruzzi. Ogni uno o due minuti alzavo un occhio per vedere come andava il mio assistito, e se avesse bisogno di me. Che lui diceva sempre di no e gli serviva solo un autista e un mutatore, ma alla fine, io lì ero praticamente in vacanza: a farmi proprio i fatti miei per tre quarti del tempo, mi sentivo un po' troppo una merda.
Schiamazzi, spruzzi, risate. Risate, spruzzi, schiamazzi. Spruzzi, risate...
Voce di bambino: "E dai, e dai, buttati!". Altra voce infantile: "Si tocca!".
Uno dei miei troppi neuroni addetti a fare la punta alle matite (con risp. parl.) sottopone un rapporto. "ATTENZIONE. Affermazione non suffragata da fatti. La frase 'Si tocca' proviene dalla zona tuffi, dove la profondità stimata della piscina è di quattro metri.".
Non essendo su Usenet, archivio la cosa, e intanto volto la pagina.
Rumore di tonfo nell'acqua. Schiamazzi. Risate. Spruzzi.
Rileggo il paragrafo, mentre da qualche parte mi nasce come una sensazione di disagio.
"Si tocca". Qualcuno si è tuffato. Circa nella stessa zona. Lo schema di schiamazzi presenta anomalie.
Automaticamente, butto un occhio distratto. Tutto normale.
Mi dedico nuovamente agli appunti, quando la scena appena vista mi si ripresenta alla mente corredata di annotazioni rosse. MESSAGGIO PRIORITARIO: la zona scura tra i quattro bambini nell'immagine (v.) è compatibile con la presenza di un corpo sommerso, profondità circa due metri, in probabile aumento, dimensioni compatibili con un corpo umano di età da 8 a 12 anni. OVERRIDE B-1.
(L'override B-1 è una reazione involontaria usata in casi rari - in genere, durante incontri con tutori della legge, individui facinorosi, fenomeni naturali pericolosi ed animali sgradevoli e aggressivi - utilizzata principalmente allo scopo di levarsi di culo a velocità smodata. In un numero ristretto di casi, è usata a favore di terzi, e in casi eccezionali, oltre alla supervelocità, prevede anche facoltà come invisibilità, incorporeità, telecinesi e sfera Genkidama. E' uno dei motivi per cui il riuscire a convincermi che sono nel caccone fino al collo è una operazione più che possibile, ma potenzialmente pericolosissima).
L'attimo successivo, l'accappatoio vuoto si affloscia sulla sdraio, io sono già in aria, e mezzo secondo più tardi soffoco una maledizione mentre impatto con l'acqua che mi sembra gelata, mi dirigo verso quella che, senza occhiali, è una macchia scura nell'acqua, acchiappo 'sto citrullo per una spalla alla come viene viene, e mi rendo conto che non ho preso abbastanza aria, e lui è un peso totalmente morto.
La botta extra di adrenalina però mi consente di riguadagnare quota abbastanza rapidamente, e mentre stramaledico i quattro piccoli assassini sopra di me, il piccolo scemo credulone che ho in braccio, i bagnini assenteisti, il Comune perché sì, e innumerevoli generazioni di ascendenti e discendenti, riesco a spostare la presa e prendere il bimbino sotto entrambe le ascelle. Dopo di che, impanicatissimo, sforbicio come un pazzo e varie ore più tardi (cinque secondi, secondo la Questura) irrompo in atmosfera sul bordo adiacente della piscina, lancio il bambino sopra il bordo ed esplodo in quello che, per fortuna, è semplicemente un sentitissimo "MAREMMA PUTTAAANAAA!" (fors.).
"Per fortuna" perché nell'emergere a mo' di capodoglio senza poter guardare, ho esondato un (1) bambino ucraino e quindici (15) metri cubi d'acqua1 addosso a una suora, infradiciandola, e contestualmente, per buona misura, moccolandole nel viso.
La religiosa, a quanto pare, si era anche lei accorta dell'accaduto ed era assai più sconvolta di me, sicché lì per lì non disse nulla. Stava arrivando anche il bagnino, seguito da altre due suore che correvano reggendosi la sottana, e il bimbetto fu prontamente strizzato nel modo acconcio, e dopo vari colpi di tosse iniziò a frignare, sicché s'era abbastanza rimesso.
In quella, uno dei quattro piccoli delinquenti pensò bene di saltare su con, "Noi gliel'avevamo detto di non tuffarsi!", beccandosi da parte mia un'occhiataccia e un grugnito eloquente che lo fecero impallidire e allontanare a veloci bracciate verso il lato opposto della piscina; e, per sicurezza, denunciai i quattro alla lì presente succursale della Santa Inquisizione (purtroppo, non erano nella loro giurisdizione).
"Ah, e, um, sorella, le chiedo scusa, sa, per prima," dissi, sentendomi rispondere un tremulo "Non si preoccupi... capisco perfettamente" (devo dire: con la possibile eccezione del prete di Settignano, ma io ho sempre incontrato religiosi comprensivi).
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perché, come disse un certo ingegnere, "non ci sono solo le balene: c'è anche l'acqua". ↩