Audible

Posted on 01/01/2022 in rant

Lunga storia triste.

Vari giorni fa, ho ritrovato casualmente il mio vecchio Palm Tungsten T in un cassetto. Sono pure riuscito a rimetterlo in funzione (smontarlo per sostituire la batteria non è stato semplice, l'incastro della slitta lo ha progettato un genio o un pazzo), e ho riscoperto che ci sono sopra, fra l'altro, due audiolibri con un certo valore affettivo (e rilegatura di pregio ).

Perciò, li copio sul portatile e clicco sul primo, l'originale di "One Hundred Poems" - ho, altrove, altre 20 versioni sottoposte a filtraggi vastàsi, per un progetto di neurolinguistica di cui meglio non dire (chi c'era, erano i tempi di Cherbourg e del V&A), ma l'originale ero convinto di averlo smarrito. Be'!, pensa tu: era qui.

Se(r)vizievole, Windows mi propone di aprire il file usando iTunes.

Boh, vabbe'. Ce l'ho, iTunes, quindi taca, banda! Parte iTunes, che saggiamente si cautela: "Inserisci AppleID e password".

Appena inseriti utente e password, iTunes si rende conto che non ho attivato l'account (boh, ma magari ci sta); per attivare l'account devo inserire alcune informazioni che ero sicuro di aver già inserito mesi addietro, e accettare le condizioni di Apple. E un mandato di pagamento, a scelta, VISA, Mastercard o Paypal.

Inserisco i dati richiesti.

"Continua".

"Cliccando Continua, accetti le condizioni di Apple"

"Continua"

"Cliccando Continua, accetti le condizioni di Apple"

Apro il popup delle condizioni e lo richiudo.

"Continua"

"Cliccando Continua, accetti le condizioni di Apple"

Kai me ton Kuna. Apro il popup, leggo le condizioni, cioè scorro le dodici pagine di popup. Le ho lette, vabbene?!?

"Continua"

"Cliccando Continua, accetti le condizioni di Apple"

Ahhrrgrgrgh. Dopo aver masticato amaro, trovo questo https://discussions.apple.com/thread/253178981 e scopro che va messa una spunta che però su Windows è... invisibile!, "da qualche parte" vicino alla scritta "Accetti".

Sfortunatamente, il cursore NON cambia passandoci sopra, sicché non so esattamente DOVE sia questa checkbox invisibile. Cambio risoluzione schermo due o tre volte sperando che spunti, ma nada. Comincio quindi a cliccare a capriccio, ogni tre click riprovo CONTINUA per vedere se c'ho inzertato, e nel frattempo mi stupefaccio che siamo a questi punti nel duemilaventuno.

Dopo due minuti, al trentesimo click, il CONTINUA viene riconosciuto.

Così attivato l'account, iTunes si rende conto che quell'oggetto è un file Audible. Alla buon'ora, penso.

"Devi andare su Audible e collegare iTunes."

Beh. E' ragionevole. Forse. Quindi, vado sul sito Audible propostomi, che poi è... il sito Amazon. A quanto pare, Audible è ora una società del gruppo Amazon?

"Benvenuto, stimato e pregevole utente Premium di Amazon! Clicca qui per abilitare in un lampo Audible!"

Clicco, pensando che essere un benemerito di Amazon ha i suoi vantaggi.

"Grazie! Vuoi adesso andare su iTunes?"

"E dìe no. Mandami su iTunes, orsù."

"Benvenuto su iTunes. Per ascoltare questo audiolibro devi andare su Audible e collegare iTunes."

Ottantasei milioni, novecentoottantunomila, novecentoventisette ("Caa fai, conti i numeri primi?" "No: i santi")

Ricollego iTunes, ma già so cosa mi aspetta. Infatti: un altro giro identico al precedente.

Googlo anche questa spiacevole situazione, e scopro che il mio VECCHIO account Audible non è più valido, dacché Amazon s'è pappata Audible anni fa. Devo "riscattare l'account". Pensa tu: credevo di avere un software, e invece era un ransomware.

Dopo aver quindi recitato mentalmente pezzi scelti da "Berlinguer ti voglio bene" all'indirizzo di Jeff Bezos, completo il riscatto dell'account manco fosse l'anonima sarda prima che me ne mandino magari un orecchio per farmi capire che fanno sul serio.

E infine posso entrare in Audible per sbloccare - a questo punto devo aggiungere "forse" - l'audiolibro.

Parte il (sotto)sito Audible con grandi fanfare.

"Sette e novantacinque o tredici e novantacinque al mese, col guanto?"

"...Uh?"

"Sì, stimato potenziale utente: scegli il tuo piano Audible. Circa otto euro o - raccomandato (nudge nudge, wink wink)! - circa quattordici euro, però con opzioni premium co la pristi stu blasti. Al mese."

"No... io vorrei ascoltare un libro che già ho. L'ho già pagato anni fa. E' MIO!"

Click. Click. Menu. Preferenze. Fai una giravolta. Falla un'altra volta.

"Intanto, decidi se pagare otto euro o quattordici - al mese - e poi se ne parla."

Respiro profondo.

Questo audiolibro E' GIA' MIO. Non mi serve nessun ca...volo di abbonamento, VOGLIO SENTIRE QUESTO AUDIOLIBRO. CHE GIA' HO. E' QUI. Non voglio comprare NIENTE.

"Ci spiace, pregiatyssimo cliente: lei può continuare ad ascoltare gli audiolibri sul dispositivo dove erano (se si giova del Tungsten T), ma NON spostarli su un dispositivo diverso dopo la variazione dei termini e condizioni del consolidamento Audible-Amazon con occhiello di privilegio anche per lei come fosse di DRM tapioco 13 euro e 95 al mese: antani".

E' circa a questo punto che mi sono fermato a fare il punto (e a scaricare un po' di pressione).

E il punto, cari i miei imprenditori di sto [omissis], è che VLC può convertirmi questo caiordo di file .AA in un file .OGG, privo di limitazioni, ascoltabile sul telefonino, sul tablet, sul PC, sugli auricolari, sull'anima de li mejo mortacci vostra, in circa tre minuti, a zero euro al mese, senza termini e condizioni, senza policy, e financo senza il vostro account demmerda.

E così ora sto ascoltando l'audiolibro sul cellofono senza iTunes, Amazon, Audible e altri cazzi. Daje, Jeff.

#dovetemorìmale